CRITICHE


OLTRE LA TRASPARENZA - Settembre 2023

Le nuove opere di Nicol Fcrrari sono il risultalo di una continua evoluzione espressiva che da sempre cartterizza il percorso creativo dell'artista.
Le nuove espressioni qui esposte sono il proseguimento coerente di uno studio che, iniziato dalla pittura, esprime un linguaggio di ricerca verso nuova dimensione attraverso installazioni le cui trasparenze richiedono una particolare attenzione, un'osservazione delle opere varia la percezione dell'effetto tridimensionale amplificando il senso di straniamento che è proprio dell'immersione nelle opere d'arte, come insegnato dal teorico sovietico Viklor Borisovit Sklovskij.
Nella pittura di Nicol Ferrari geometrie, velature, trasparenze e sfumature si fondono sulla scia di un unico stile, quello che ha reso l'artista riconoscibile nel mondo dell'arte contemporanea, e stimolano il dialogo costante tra sensazione e percezione.
Già al Museo d'Arte e Scienza aveva sperimentato l'installazione e l'esposizione di opere che indagavano sul senso dello spazio e si interfacciavano con le sue eleganti sculture in marmo e i suoi dipinti e ciò che allora, come oggi, sorprende è la capacità di mantenere un fil rouge tra tutte le sue opere pur nella costante evoluzione creativa. Ricerca, sperin1entazione, studio e passione sono gli elen1enti che caratterizzano l'anima creativa di Nicol Ferrari, indirizzata verso un'espressione che la immerge anima e cuore nel mondo della scultura e della rappresentazione del volume attraverso forme, trasparenze, i riflessi e le sfumature delicate e poetiche.
il celebre scienziato Albert Einstein diceva che per rimanere in equilibrio, ed andare avanti, bisogna continuare a muoversi, (To keep your balance, you just keep moving), Nicol Ferrari incarna esattamente questo concetto, proseguendo incessantemente la sua storia creativa, alla ricerca di un linguaggio che le appartiene sempre più, indipendentemente da qualsiasi strumento o mezzo espressivo decida di utilizzare, fino a far diventare la sua tridimensionale trasparenza qualcosa di intimamente profondo e personale.
Oggi Nicol Ferrari per il MiMuMo di Monza presenta questo dialogo tra pittura e installazione, tra spazio architettonico e distanza tra opera e osservatore, un gioco che ci invita a farci contaminare, ancora una volta, dal fascino del linguaggio dell'arte.
Alberto Moioli


LUMINOSE GEOMETRIE

Molte delle opere presentate da Nicol Ferrari rimandano, a mio parere, direttamente alla psicologia gestaltica, nella quale si studia l'interazione tra l'uomo e le forme, ossia come la percezione delle forme divenga esperienza psicologica. L'atto percettivo si affida ad esperienze già possedute e a meccanismi di fondo, interpretando le cose che vede indipendentemente da cosa esse rappresentino. È quindi un'esperienza soggettiva quella che mi porta a scrivere di questa artista interessante, anche per l'indubbia abilità nel passare dall'astratto ad una sorta di figurativo classico ma ricco di risonanze psicologiche. Ciò che immediatamente è percepito dall'osservatore è la luminosità della tessitura cromatica inserita in strutture geometriche che abbracciano e delimitano i contenuti. All'interno di tutto ciò, persino in mancanza di un titolo che guidi il cosiddetto 'fruitore', la mente è libera di spaziare: ecco dunque triangoli, cerchi, spirali, cubi e quadrati scanditi dal prevalere di cromie calde e fredde che suggeriscono visioni oniriche e, al contempo, la necessità di racchiudere l'ispirazione all'interno di una geometria naturale. L'artista sembra voler scomporre la realtà nel gioco rifrattivo di una pietra preziosa sottolineato da cromie calde e luminose, suggerendo contenuti che in molti casi lascia alla libera interpretazione, ispirandosi forse ai cristalli di Escher. L'aspetto figurativo è mediato da geometrie/schermo, nelle quali il colore e i lampi di luce contribuiscono a scandire lo spazio e a creare tensioni emotive, e così mi piace far perlomeno tre esempi - ma potrei fame altri - ben visibili nel bel volto femminile di "Ritratto dell'anima", in "Nicoletta" così come in "Danzatrici sul mondo" dove le figure sembrano scaturire da una pietra preziosa, forse un omaggio al femminino. Senza voler tentare paragoni eccessivi, penso che le opere di Ferrari possano essere avvicinate all'Astrattismo espressionistico di Kandinskiy per le intense e definite scelte coloristiche tese a suscitare emozioni. In definitiva sono le parole di Paul Klee quelle che possono definire questo tipo di scelta artistica: "L'arte non rappresenta il visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è".
Lodovico Gierut


L'ESPRESSIONE SCULTOREA DI NICOL FERRARI

L'espressione scultorea di Nicol Ferrari è una naturale evoluzione della sua pittura, della sua sensibilità espressiva e della sua stessa storia personale. Le opere in marmo, pregiate nel materiale e particolarmente eleganti nella ricerca plastica e nello sviluppo spaziale, sono il naturale proseguimento dei suoi studi sulla materia. Il dialogo che è riuscito a creare tra la pittura e la scultura mostra dimostra ancora una volta una maturità creativa particolarmente spiccata che fa presagire un ulteriore prossimo sviluppo espressivo che possa sempre più esaltare le peculiarità espressive legate alla manipolazione della materia. Le opere, esposte al Museo d'arte e scienza durante la sua personale nel 2021 hanno dimostrato al pubblico più attento la raffinatezza dell'evoluzione stilistica che per l'artista equivale alla ricerca costante di un'armonia intima e formale ed alla sperimentazione materica e volumetrica che appartiene nel profondo alla sua raffinata cifra stilistica.
Alberto Moioli


COERENZA APPLICATA A UN'INESAUSTA CONTINUITA' ESPRESSIVA

Credo che la coerenza, applicata ad un'inesausta continuità espressiva, in Nicol Ferrari - personalità attiva pittoricamente come in scultura - sia una delle doti cui si debba subito guardare, per leggerne quel viaggio ben analizzato e di conseguenza più che apprezzato da collezionisti, addetti ai lavori e non solo. La materia marmorea e quella ceramica, plasmate e ovviamente modulate senza quegli orpelli altrove tanto di moda, si uniscono in continuità alla luminosità d'assieme che si incastra e fa leva su una serie di geometrismi ben chiari più che altro in pittura, ove la ricchezza cromatica, passo dopo passo, racconta e interpreta momenti di una lucida lettura del nostro mondo contemporaneo. Molte delle opere presentate da Nicol Ferrari rimandano, a mio parere, direttamente alla psicologia gestaltica, nel la quale si studia l'interazione tra l'uomo e le forme, ossia come la percezione delle forme divenga esperienza psico-logica. L'atto percettivo si affida ad esperienze già possedute e a meccanismi di fondo, interpretando le cose che vede indipendentemente da cosa esse rap-presentino. È quindi un'esperienza soggettiva quella che mi porta a scrivere di questa artista interessante, anche per l'indubbia abilità nel passare dall'astratto ad una sorta di figurativo classico ma ricco di risonanze psicologiche. Ciò che immediatamente è percepito dall'osservatore è la luminosità della tessitura cromatica inserita in strutture geometriche che abbracciano e delimitano i contenuti. Proiezioni nel l'oltre, alla stregua di un percorso proiettato verso i confini del tempo, si uniscono a taluni segni/segnali in cui il simbolo gioca un ruolo determinante: ecco che l'intensità creativa di Nicol Ferrari affronta lo spazio e ne diventa parte integrante. I lampi di luce, diretti o laterali, segni forti e complessi si uniscono a delicate e pur decise cromie, svelando giorno per giorno la scelta del pensare e del dire, e del fare, in un 'dare' che è pieno di una incessante ed espressiva autonomia degna di attenzione e di forte lode.
Lodovico Gierut


CREA STRATIFICAZIONI MAGNIFICATE DA SORPRENDENTI TRASPARENZE

Nasce a Varese da una famiglia di artisti. "La sua più profonda e autentica formazione si svolge nella bottega del nonno, scultore e doratore. Qui nasce una vocazione privilegiata per le arti figurative che Nicol esprime nell'olio su tela, nell'acrilico e nella pittura sperimentale su porcellana. L'artista si muove tra l'astratto e il figurativo con rara agilità. Ama particolarmente il ritratto, che esemplifica in una visione proiettiva molto autoriale, mai classica e frutto di un complesso connubio tra tecnica e istinto [ ... ] Crea stratificazioni magnificate da sorprendenti trasparenze, privilegiando i contrasti tra colori delicati e tinte accese. Tuttavia l'elemento privilegiato che l'artista ama e che tutto nobilita è l'oro ( ... ) Fiumi di metallo prezioso fanno da trait d'union in una produzione in cui la gioia di vivere e la ricchezza la fanno da padrone. La porcellana viene vissuta da Nicol come elemento fortemente sperimentale, l'interpretazione è quanto di più lontano dal classico si possa immaginare: controsmalti, rilievi, applicazioni scultoree, metalli liquidi iridescenti concorrono a creare pezzi spiazzanti e molto spinti dove il sapore antico della porcellana è letteralmente spazzato via da un'interpretazione contemporanea sorprendente e temeraria".
Lodovico Gierut


SI MUOVE TRA L'ASTRATTO E IL FIGURATIVO

Nasce a Varese da una famiglia di artisti. "La sua più profonda e autentica formazione si volge nella bottega del nonno, scultore e doratore. Qui nasce una vocazione privilegiata per le arti figurative che Nicol esprime nell'olio su tela, nell'acrilico e nella pittura sperimentale su porcellana. L'artista si muove tra l'astratto e il figurativo con rara agilità. Ama particolarmente il ritratto, che esemplifica in una visione proiettiva molto autoriale, mai classica e frutto di un complesso connubio tra tecnica e istinto ( ... ) Crea stratificazioni magnificate da sorprendenti trasparenze, privilegiando i contrasti tra colori delicati e tinte accese".
Laura Ferrario


L'ESTRO CREATIVO DI NICOL FERRARI

"L'estro creativo di Nicol Ferrari si è recentemente evoluto anche attraverso un linguaggio espressivo applicato alla materia. La scultura per Nicol nasce da un sentimento profondo che straordinariamente riesce ad essere coerente con la filosofia dei suoi dipinti in cui emerge con forza la ricerca della bellezza e dell'armonia, anche attraverso materiali particolarmente pregiati come il marmo.
La lavorazione della materia, in ambito scultoreo, nel percorso di crescita di Nicol Ferrari, appartiene dunque ad una raffinata ricerca volumetrica che amplifica ulteriormente la portata stilistica dell'artista".
Alberto Moioli


ABOUT NICOL FERRARI

Born in Varese from a family of artists. "Her most profound and authentic formation takes piace in her sculptor and gilder grandfather's workshop, Nicol expresses a privileged vocation far the figurative arts in oil on canvas, in acrylic and in experimental painting on porcelain. The artist moves between the abstract and the figurative with rare agility.
She particularly loves the portrait, which exemplifies in a very authorial projective vision, never classica! and the result of a complex combination of technique and instinct. She creates magnif1ed stratif1cations with surprising transparencies, favoring contrasts between delicate colors and bright colors.
She creates magnif1ed stratif1cations with surprising transparencies, favoring contrasts between delicate colors and bright colors.
"Nicol Ferrari's creative flair has recently evolved also through an expressive language applied to matter through an expressive language applied to matter. Sculpture for Nicol comes from a deep feeling that extraordinarily manages to be consistent with the philosophy of her paintings in which the search for beauty and harmony emerges strongly, even through particularly precious materials such as marble. The processing of materiai, in the sculptural field, in Nicol Ferrari's growth path, therefore belongs to a ref1ned volumetrie res that further amplif1es the artist's stylistic.
Alberto Moioli

La mia pittura la potrei definire “astrattismo espressionista”. L’arte non è un mezzo di rappresentazione ma di conoscenza, non è mera visione ma una ricerca dell’essenza. Per me la pittura si deve sganciare da riferimenti reali e dare così vita ad una maggiore spiritualità che io definisco “spiritualità dell’anima”. In scultura prediligo forme verticali che si innalzano verso il cielo. L’arte non è ciò che vedi ma è ciò che fai vedere agli altri.
Nicol Ferrari